lunedì 29 settembre 2008

Equipe 84 - 29 Settembre (1967)



E' un pezzo del 1967, ma qualcuno può sostenere che non era nella colonna sonora degli anni '70?

sabato 27 settembre 2008

Quelli del Tasso

Ho trovato questa foto del 1975 su un sito e non potevo assolutamente esimermi dal copiarla. Si legge nella didascalia: "Nel cortile del Liceo Tasso, in Via Sicilia, a Roma, si riconoscono Ernesto Faraco, Giuseppe Laterza e Vittorio Frajese".

Hit Parade anni '70: la loro, la mia


La loro musica, la mia ...


1970: 1. La lontananza (D. Modugno); 2. Insieme (Mina); 3. Venus (Shoking Blue)

1971: 1. Pensieri e parole (Lucio Battisti); 2. Tanta voglia di lei (Pooh); 3. Amor mio (Mina)

1972: 1. Il padrino (Santo and Johnny); 2. Grande, grande, grande (Mina); 3. Imagine (J. Lennon)

1973: 1. Crocodile Rock (Elton John); 2. Pazza idea (Patty Bravo); 3. Il mio canto libero (Lucio Battisti)

1974: 1. E tu (Baglioni); 2. E poi (Mina); 3. A Blue shadow (Pisano)

1975: 1.Sabato pomeriggio (Baglioni); 2. L'importante è finire (Mina); 3. Piange il telefono (Modugno con Francesca Guadagno)

1976: 1. Ancora tu (Lucio Battisti); 2. Non si può morire dentro (Gianni Bella); 3. La Tartaruga (Bruno Lauzi)

1977: 1. Amarsi un po' (Lucio Battisti); 2. Ti amo (Umberto Tozzi); 3. Solo tu (Matia Bazar)

1978: 1. Stayn' Alive (Bee Gees); 2. Una donna per amico (Lucio Battisti); 3. Sotto il segno dei pesci (Antonello Venditti)

1979: 1. Tu sei l'unica donna per me (Alan Sorrenti); 2. Se tornassi (Julio Iglesias); 3. Soli (Celentano).


La mia hit parade, ovvero i più ascoltati da Nuvolarossa:


1970: Deja Vu (Crosby, Still, Nash & Young); 1971: Abraxas (Santana); 1972: Thick as a brick (Jethro Tull); 1973: Selling England by the Pound (Genesis); 1974: Pat Garret & Billy the Kid (Bob Dylan); 1975: Wish you were here (Pink Floyd); 1976: Radio Ethiopia (Patti Smith); 1977: The Clash (Clash); 1978: Exodus (Bob Marley); 1979: Regatta de BLanc (The Police).

lunedì 22 settembre 2008

E' finita l'estate

Ci siamo, è finita questa calda estate. Proprio oggi sono riuscito a recuperare una vecchia foto di una estate del 1976 o giù di lì. Potrebbe essere Sperlonga, e il ragazzo che si intravede mentre suona la chitarra era Marco G. uno del Cine-Tv di Roma.

domenica 21 settembre 2008

L’italiano

Stefano Rosso

Più che due parole, due link per ricordare ancora Stefano Rosso, il quale si merita questo e altro, soprattutto in un blog come questo tutto incentrato sugli anni ‘70. Il primo www.stefanorosso.net con migliaia di pensieri dedicati al cantautore romano de’ Trastevere scomparso il 15 settembre scorso. Il secondo link invece rimanda alla voce Stefano Rosso su wikipedia, l’enciclopedia libera delle Rete, con la tanto di biografia e discografia completa.

martedì 16 settembre 2008

Stefano Rosso – Bologna '77 (1978)



Amici che periodaccio, stavo ancora cercando un video per ricordare Richard Wright, il tastierista dei Pink Floyd, deceduto ieri, quando mi sono imbattuto nella notizia della morte di Stefano Rosso. Lo voglio ricordare con una canzone meno famosa, dedicata dal cantautore trasteverino a Giorgiana Masi. Difficile che l’ascoltiate in TV o alla radio, di questi tempi poi. Ho conosciuto Stefano Rosso a Londra, alla fine degli anni '70, grazie a un amico italiano che mi fece ascoltare, accompagnandosi alla chitarra, Una Storia disonesta e Letto 26.

domenica 14 settembre 2008

Sofri vs Calabresi

Un passato che non può passare
In articolo duro e pieno di rancore, pubblicato dal Foglio, Adriano Sofri sostiene che l’assassinio del commissario Luigi Calabresi non fu un atto di terrorismo. “Considero terrorismo l’impiego oscuro e indiscriminato della violenza al fine di terrorizzare la parte supposta nemica e guadagnare a sé quella di cui ci si pretende paladini”, mentre l’omicidio del commissario Calabresi, argomenta Sofri, “fu l’azione di qualcuno che, disperando della giustizia pubblica e confidando sul sentimento proprio, volle vendicare le vittime di una violenza torbida e cieca”. Il pretesto per intervenire è un articolo, questo a firma di Mario Calabresi, figlio del commissario, oggi corrispondente di Repubblica, che ha partecipato ad un incontro a New York fra le vittime del terrorismo in occasione dell’anniversario dell’11 settembre. Ineccepibile il richiamo di Sofri al contesto in cui maturò il delitto, non si può dimenticare la strage di Piazza Fontana e la morte dell'anarchico Pinelli, per capire quello che accadde in quegli anni . Ma non regge la sua tesi, né aiuta il tono e una certa ambiguità del suo argomentare. Quello di sinistra fu diverso dal terrorismo di destra, prevalentemente stragista, ma sempre terrorismo fu. Le conseguenze di quegli atti criminali sono state anzi più efficaci. Non ritengo una forzatura affermare che l’attuale involuzione autoritaria e conservatrice dell’Italia di oggi discende da quei fatti di terrorismo.

mercoledì 10 settembre 2008

Edoardo Bennato - In fila per tre (1974)



I bambini di una prima elementare di Segrate all’arrivo del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, per l’inaugurazione dell’anno scolastico, hanno intonato In Fila per Tre di Edoardo Bennato. Il testo della canzone del 1974 è un vero inno di protesta contro l' educazione autoritaria. Quando ho letto la notizia sul Corriere della Sera mi è scesa una lacrimuccia, mi sono tornate alla mente le contestazioni goliardiche che si organizzavano all’epoca.

sabato 6 settembre 2008

Cile libero

Bossi cantava El pueblo unido jamas serà vencido?

Sull’ultimo numero del magazine del Corriere della Sera, in una vecchia foto, scattata nel 1974 a Somarate, in Provincia di Varese, si vede affianco ad una tenda, davanti ad un supermercato, un gruppo di persone, tra i quali un giovane Umberto Bossi, accosciato, con il braccio steso in avanti ed il pugno chiuso. Alle loro spalle, attaccato su una saracinesca, uno striscione con la scritta “Cile libero”. L’11 settembre 1973 un golpe di militari fascisti guidati dal generale Pinochet ha affogato nel sangue la democrazia cilena; negli anni successivi in Italia, e in altre nazioni del mondo, si svolgeranno numerose manifestazioni di solidarietà con il popolo cileno.
Sono passati tanti anni, in Cile è tornata la democrazia e Bossi ha cambiato saluto.