venerdì 30 novembre 2007

Mauro Pelosi

Cantautori da anni '70
All’epoca, primi anni settanta o giù di lì, a Baglioni preferivo un cantautore come Mauro Pelosi, scoperto grazie ad una ragazza che frequentava il secondo anno del liceo Croce. La prima volta che l’ho sentito dal vivo è stato ad un concerto a Villa Borghese (o era a Villa Pamphili?), cantava Al mercato degli uomini piccoli. L’ho ritrovato ora su internet (“come è piccolo il mondo, signora!”), un giro veloce sul suo sito e come niente di ritrovi una sera d’estate su un prato ad ascoltare quel ragazzo con i capelli lunghi che cantava accompagnato solo da una chitarra. Detto così ha un effetto mieloso ma è il sito che trabocca di nostalgia, mirabile il racconto del concerto milanese di Joan Baez che fa allontanare la polizia.

giovedì 29 novembre 2007

Lampada osram (1975)



A me non piace e non piaceva, però come non ricordarla è quasi una "prova storica".

martedì 27 novembre 2007

Ci vediamo alla Lampada Osram

Farnese o Nuovo Olimpia?

I cinema che frequentavo principalmente negli anni Settanta erano il Farnese, a Campo dei Fiori, il Rialto a Via Quattro Novembre, e il Nuovo Olimpia in Via Lucina. Ci si beccava, con quelli del Croce, a Termini, alla "lampada osram" (un enorme lampione davanti all’ingresso principale della Stazione), a Villa Borghese sotto il “Cavallo”, oppure a Piazza Venezia sotto “il balcone”. A quei tempi entravi al cinema al primo spettacolo e ci passavi tutto il pomeriggio. Ti sparavi film come Fragole e Sangue o Woodstock anche due volte di seguito, magari seduto per terra perché non c’erano più posti. Persino un film diventava un evento da vivere tutti insieme.

domenica 25 novembre 2007

Tremate, tremate le streghe son tornate!

Come negli anni ‘70

Ieri a Roma hanno manifestato in 150.000 contro la violenza sulle donne. Erano più di 10 anni che per le strade della capitale non sfilava un corteo di sole donne. Più di un giornale oggi ha paragonato questa manifestazione a quelle dei “gloriosi anni settanta”, bastava vedere le foto pubblicate o quelle che girano sulla rete per capire che il confronto non è così avventato. Sono felice di vedere le femministe di nuovo in piazza, la violenza contro le donne esiste ed è in aumento, la protesta è giusta. Meno condivisibile ho trovato le contestazioni alle ministre, ai rappresentanti dell’opposizione di destra presenti al corteo e ad alcuni giornalisti, che facevano solo il loro lavoro di informare.

sabato 24 novembre 2007

One Flew over the Cuckoo's Nest


Qualcuno volò sul nido del cuculo è un film struggente uscito nel 1975, che racconta il ricovero in una clinica psichiatrica americana di un pregiudicato, interpretato da un giovane Jack Nicholson. La storia è una denuncia dura contro il carattere repressivo e carcerario dell’ospedale psichiatrico. In quegli stessi anni in Italia, con grande coraggio, medici e operatori sanitari, attraverso associazioni come Psichiatria Democratica, si battono contro i manicomi, per trasformarli da luoghi di detenzione in luoghi di cura, restituendo ai malati la dignità di esseri umani. Questo è uno di quei film formativi, che andavo a vedere con i miei amici di scuola, durante gli anni del Croce, e di cui poi discutevamo animatamente fino a tarda sera.

martedì 20 novembre 2007

Moda anni '70

Christie's presenta la collezione di T-shirt originali di quegli anni che verranno messe all'asta al "Rock and Pop Memorabilia". Anvedi! Grazie all’amico Mattafix che ci ha segnalato la gustosa notizia.

sabato 17 novembre 2007

I veleni di Cossiga


Se il Presidente Cossiga, con l’intervista al Corriere della Sera del 14 novembre scorso di Aldo Cazzullo, voleva fare veramente chiarezza sul caso Moro e smentire le “sciocchezze” circolate finora, non solo non c’è riuscito ma ha imbrogliato ancora di più la vicenda, com’è nel suo stile.
Ecco cosa racconta.

“Secondo Gallinari, erano mille i militanti di sinistra a conoscere la prigione di Moro. Nessuno ha parlato, tranne uno, lo studente dell’autonomia bolognese che attraverso Clò e Prodi ci indicò il covo di Moretti”. Detta così suona come se all’epoca lo sapessero tutti tranne che al ministero dell’interno, e forse per questo l’ex brigatista rosso Gallinari gli dice che sarebbe stato meglio affidarsi ai vigili urbani. Tanto a sentire il racconto di Cossiga, persino la Cia si rifiutò di collaborare.

Ad una domanda precisa risponde che Moro non temeva per la sua vita, eppure un secondo prima racconta che quando Andreotti ebbe l’incarico di formare il governo gli disse: “Che non ti salti in mente di rinunciare agli Interni. E’ la garanzia della tua sicurezza, e anche la mia”. In effetti Cossiga non pare preoccuparsi troppo di salvaguardare l’immagine della Democrazia Cristiana, a proposito dei tentativi fatti per salvare Aldo Moro dice: “Buscetta si stupì che la Dc, data la sua nota vicinanza alla mafia. Non se ne sia servita”. Deve invece aver utilizzato i suoi rapporti con la banda della Magliana, visto che per Cossiga il falso comunicato del lago della Duchessa “era una mossa per salvarlo”.

A poco invece servirono i piduisti che facevano parte del comitato di crisi al Viminale, “tutti protetti di Moro. E filoamericani” . D’altronde: “la P2 è una cosa seria, una loggia massonica che risale all’unità d’Italia, ricostruita dagli americani in funzione anticomunista”.

A questo punto qualcuno crede ancora alla favola dei misteri del caso Moro? E’ tutto chiaro, o no?

mercoledì 14 novembre 2007

Le verità di Cossiga

Il caso Moro
Il Presidente Cossiga non finisce mai di sorprendere. Oggi sul Corriere della Sera intervistato da Aldo Cazzullo sul caso Moro, è come un fiume in piena che travolge tutto e tutti, senza pietà per nessuno. Pesante, anzi pesantissimo con la famiglia di Moro, rivela nuove verità sul rapimento dello statista Dc e la sua gestione da parte delle Brigate Rosse: “in mille sapevano dov’era”.

lunedì 12 novembre 2007

Rino Gaetano



Ho avuto l’incredibile fortuna di ascoltare Rino Gaetano dal vivo, in occasione di una manifestazione canora fantastica, almeno per quello che ancora ricordo a distanza di più di trenta anni! Il posto era il cinema teatro Jolly, in Via della Lega Lombarda, qui a Roma, e l’iniziativa doveva servire a presentare una serie di giovani cantautori italiani ancora poco noti, come Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Antonello Venditti cantò “Ciao uomo”, uscita con un 45 giri, che conteneva la più famosa “Roma capoccia”. Rino Gaetano si presentò con la sua “Ma il cielo è sempre più blu”. Era il lontano 1975.